RITA PELUSIO è attrice comica e regista.
Dopo una formazione classica che spazia dal teatro di Stanislavskij al metodo di espressione corporea di E. Decroux, inizia la sua specializzazione sul comico studiando con Philip Radice e poi ne approfondisce tutti gli aspetti con altri docenti come Jean Mening, Kuniaki Ida, Eric De Bont, Sandra Cavallini, Jous Houben, Leo Bassi, Marcello Magni, PaoloNani e Gardi Hutter, John Strasberg, Joan Estraer, Pere Hosta.
Utilizza il linguaggio comico per portare in scena tematiche sociali. Info: http://www.trioche.com/chisiamo/rita-pelusio/

ANTONELLO CASSINOTTI ’61. È attore e performer e membro fondatore de IL GRUPPO TEALTRO e delleAli. Esplora con particolare passione il mondo dei suoni e nello specifico della voce attraverso il corpo/strumento. Lo stimolo di partenza in ogni suo lavoro e, o in collaborazione con altri è dettato, a volte, da un immaginario visivo, a volte sonoro e in altre occasioni alle pratiche del movimento. Nel complesso è teso a elaborare atti performativi che possano definirsi SONORI, dove il gesto, l’oggetto, la luce e tutta la macchina scenica rispondano ad una sorta di composizione. Con queste premesse realizza installazioni o contesti visivi in cui agisce in prima persona, letture di poesia sonora, sia come interprete sia come autore e partecipa a numerosi eventi legati all’improvvisazione in iterazione con danza, pittura, musica e video. Ha al suo attivo collaborazioni con numerosi gruppi teatrali sia come attore che come performer e la partecipazione a numerosi festival e rassegne. Svolge inoltre attività di insegnamento con l’intenzione di portare alla consapevolezza dei suoi allievi lo stretto rapporto che intercorre tra voce e corpo performativo.
Si riconosce nelle pratiche Fluxus. Info: https://ohtuchemisuicidi.wordpress.com/antonello-cassinotti/

Alberto Patrucco si avvicina al mondo artistico attraverso la musica. Questa formazione, la conoscenza del ritmo e della musicalità, avrà un peso determinante nella costruzione dei suoi monologhi e del suo modo di fare teatro. Nel 2005, gli viene assegnato il Premio Charlot (Cabaret con la K). Nel 2007, il Premio Walter Chiari, il Premio Satiroffida e il Delfino d’oro. Nel 2010, il Premio Paolo Borsellino per l’impegno culturale. E, nel 2016 il Premio Oscar del Successo e il Premio Giorgio Faletti. Tutta l’opera di Alberto Patrucco si può considerare come un gigantesco work in progress che ruota attorno alla spiazzante tematica del Pessimismo Comico. L’autore è alla perenne ricerca della singolare normalizzazione di questo tema che racchiude la sua visione del mondo. Sul palcoscenico e nei suoi libri, sviscera la realtà rivoltandola e trovando gli amari ed esilaranti lati ironici. Sito ufficiale: https://www.albertopatrucco.it/dell-altro

IL CENSIMENTO DEI RADICAL CHIC

Tratto dall’ omonimo libro di Giacomo Papi, con Antonello Lello Cassinotti, Rita Pelusio e Alberto Patrucco, adattamento al testo e drammaturgia teatrale Domenico Ferrari, drammaturgia sonora Marco Strobel.

Ho scelto questo libro un po’ per caso, mi aveva attirato il titolo. Leggendo poi il retro della copertina mi ha convinto. Compratolo l’ho letto tutto d’un fiato. Non mi capita spesso di entusiasmarmi così per un romanzo.

Narra di un’Italia dove vengono abolite tutte le parole che per la massa suonano difficili, tutti gli intellettuali e gli artisti vengono costretti a vivere come clandestini. L’omologazione del linguaggio e l’appiattimento culturale sembrano essere le nuove direttive del governo… mi ha ricordato qualcosa! Gli eventi che ci hanno toccato in questi ultimi anni, il populismo urlato, la cultura dell’odio sui social, l’intolleranza verso il diverso, le piazze che si riempiono di persone ma non di contenuti, mi sono sembrati così semplicemente richiamati in queste pagine che ho pensato fosse interessante e quasi necessario portare in teatro questo testo.

Rispettandone la forma narrativa e l’ironia, che lo stesso autore provoca già nella scrittura che viene immediatamente censurata mentre il lettore ci si addentra. Per questo ho coinvolto Lello Cassinotti, che proprio per la sua forma d’arte che dà corpo alla voce, penso possa teatralizzare al meglio questo romanzo. Inoltre la presenza creativa dell’utilizzo della tecnologia sonora di Luca De Marinis ci ha portato a realizzare un radiodramma.

“La cultura è una scommessa sul fatto che alla fine ci si possa capire. Per questo può dare fastidio”. Abbiamo smesso di capirci, abbiamo smesso di usare lo stesso linguaggio. Per questo ci sono sempre meno ponti, per questo si alzano i muri. Da cosa dovremmo ripartire?

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