Gli artisti che sono stati in residenza
Progetto NO LAND LADY di Greta Cappelletti, regia Camilla Brison
Finalista del Concorso Giovani Registi under 30 della Biennale di Venezia 2018. Con il supporto di: OTSE – Officine Theatrikès Salento Ellàda, Compagnia Chronos3, R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM e Elsinor – Centro di Produzione Teatrale nell’ambito del progetto CURA 2020.
La compagnia ringrazia: Marianna Folli e Nina’s Drag Queens
“No Land Lady è stato scritto e va sul palco ispirandosi a La Tempesta di Giorgione. Il testo è come un prisma per la storia dei quattro personaggi: mi ha catturato l’assenza di linearità temporale e certe didascalie oniriche, che mostrano cose che potrebbero sognare e quindi potrebbero volere i personaggi. In questo modo l’autrice ha scombinato il consequenziale e ha creato una commistione tra vero e diversamente vero, dando l’occasione di guardare, anziché cercare di capire. Ho provato a restituire un’estetica che abbia a che fare con lo stupefacente, più che col bello. La stessa eterogeneità, anche dei personaggi, che ho visto nel quadro del Giorgione, la voglio in scena, in modo che l’occhio non si posi su qualcosa di conosciuto, e si rispolveri così l’idea di incontro con lo spettatore.”
Maggiori Informazioni: https://camillabrison.wixsite.com/camillabrison/no-land-lady
EFFETTO BARNUM della compagnia DispensaBarzotti+
La residenza presso Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM
(R.A.M.I.) è la seconda tappa di creazione dopo quella di dicembre 2020 a Brescia presso il Circuito CLAPS. L’attore comincerà a giocare con il testo in scena; lo scritto che abbiamo è infatti una base, una sorta di canovaccio che prenderà veramente forma grazie alla scrittura di scena. Le parole si mescoleranno ad alcuni degli effetti magici immaginati nello spettacolo e già testati nella residenza precedente. Al termine della nostra permanenza sarà di enorme importanza il primo incontro con operatori e pubblico (la prima residenza non prevede infatti alcuna restituzione pubblica); la prima “prova aperta” permetterà uno scambio fruttuoso che contribuirà enormemente al buon prosieguo del progetto.
Maggiori Informazioni: http://www.dispensabarzotti.it/
FRANCIS di Francesca Foscarini, con Francesca Foscarini e musiche di Fabrizio Casti
FRANCIS nasce dal desiderio di mettere in dialogo le competenze e i linguaggi peculiari di Francesca Foscarini, danzatrice e coreografa con quelli di Andrea Cera, compositore e musicista e di Maria Virzì, light designer e si interroga sulla relazione che intercorre tra spazio, suono e corpo.
FRANCIS è un assolo, un autoritratto dell’autrice stessa, che partendo dal proprio nome, talvolta trasformato amichevolmente in Francis e toccando, se pur lateralmente la poetica dell’omonimo Francis Bacon, ordina nello spazio porzioni di corpo che isolate da un uso sapiente della luce, diventano le traduttrici indiscusse di quello specifico suono, dal quale sono state colpite.
Il corpo quindi, scomposto, ritagliato, frammentato, dislocato, in stretta relazione con il suono, andrà insieme ad esso, a definire lo spazio e la sua percezione, ogni volta in modo differente.
Maggiori Informazioni: www.francescafoscarini.it
PROMETEO? di Lorenzo Covello
«Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l’oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato» Sette brevi lezioni di fisica, Carlo Rovelli
E’ un lavoro sulla scelta. Sul conflitto, sul dubbio che macera l’animo prima di compierla. Sulla solitudine inesorabile in cui ci si trova al momento di compiere una decisione, dopo la quale nulla sarà più lo stesso. Ho deciso di prendere spunto da una scelta, quella di Prometeo, che ha determinato uno stravolgimento per l’umanità. Prometeo donò il fuoco, quindi il progresso, la tecnica e l’abbondanza, con all’interno pero’ il seme della rovina e per lui il supplizio millenario. L’avventura di un eroe, un titano umano, che decide di sacrificarsi per l’umanità. O forse no? Forse stava solo giocando con dei fiammiferi e gli è sfuggita la situazione di mano? Creando una valanga di eventi al di fuori di ogni suo controllo e previsione?
Maggiori Informazioni: https://vimeo.com/397649109
VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE di Paola Di Mitri
Menzione speciale TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020 Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020.
Vita Amore Morte e Rivoluzione è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico. Lo spettacolo ripercorre il mio ritorno a Taranto, città paterna e d’infanzia, che porta alla luce una ferita personale che cerca di trovare risposta nel racconto di altre storie famigliari. Attraversando gli archivi di famiglia e con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena, insieme ad un gruppo di cittadini incontrati nella ricerca, si tenta di ricostruire una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; città pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta.
Maggiori Informazioni: https://www.behance.net/paoladimitri
PROGETTO NDN – Network Nuova Drammaturgia
Report terza residenza presso R.A.M.I., INZAGO, MILANO.
IL TUTOR Davide Carnevali
È artista residente per il triennio 2018-2020 presso ERT Teatro Nazionale e membro del Comitato di drammaturgia del Teatre Nacional de Catalunya. Dottore in Teoria del Teatro presso la Universitat Autònoma de Barcelona con un periodo di studi presso la Freie Universität Berlin.
GLI AUTORI
MARCO GROSSI
RICCARDO TABILIO
FABIO PISANO
FABIO MARSON
JACOPO GIACOMONI
Maggiori Informazioni: https://www.networkdrammaturgianuova.it/diario-di-bordo/
Opera in ambito professionistico dal 2009 rivolgendo in modo particolare l’interesse per il pubblico dei bambini e dei ragazzi. Collabora con la Nostra Residenza ILINXARIUM per la produzione di “A NASO IN ARIA – Liberamente ispirato a Marcovaldo, ovvero le stagioni in città di Italo Calvino”. Lo spettacolo è stato presentato durante la Rassegna ExPosizioni 2016 – Festival delle Compagnie in Residenza.
E se ne accorse solo Marcovaldo, che camminava sempre a naso in aria” (Italo Calvino).
Sguardi sulla città. Provate ad aprire gli occhi e a guardare la città. Non fermatevi alla prima difficoltà: provate a vedere oltre la cortina di smog e cemento.. Prendetevi il tempo per osservarla: scoprirete che anche la città può riservare le sue sorprese. E se proprio non vi piace chiudete gli occhi e giocate a costruire una città tutta per voi. Scoprirete, non senza sorpresa, che assomiglia alla città reale più di quanto credete.
Con il sostegno di Next – Laboratorio delle Idee 2015 di Regione Lombardia
Quando la vena originale folk-blues del cantautore Mattia Airoldi (Lou Moon, The Please) si fonde con la maestria dei tratti d’illustrazione e la calligrafia dei Fratelli Bonora, ne nasce una suggestione audio – visiva che si fa atmosfera: “Atmosfera Inchiostro”.
Seguendo il concetto caro a tutti i componenti de The Ink Atmosphere del “less is more”, lo spettacolo si connota per la sua essenzialità ad alto impatto: un luogo fisico occupato centralmente dal musicista e incorniciato da pannelli sui quali si manifesterà la performance artistica dei Fratelli Bonora. Il concerto-spettacolo si pone in una condizione artistica e di amicizia in divenire, in evoluzione, dove il repertorio musicale e visivo potrà essere sempre aggiornato per diventare un format sempre aperto con chi vorrà condividerlo.
Collabora con la Nostra Residenza ILINXARIUM per la produzione di “ANDARSENE SOGNANDO – (Quasi come Marilyn). Monologo tragicomico dedicato alla poesia di Luigi Tenco”.
Luigi Tenco era un uomo. O meglio, un ragazzo, perché un uomo non ha fatto in tempo a diventarlo. Ha tentato di parlarci di sé e del suo modo di guardare alla vita anche se quello che si racconta di lui, inizia proprio il giorno della sua morte. Il racconto cerca di mettere a fuoco i sogni di un ragazzo che voleva cambiare il mondo in cui viveva con la musica. È la storia di una battaglia, di una delusione, di un sogno infranto, di un desiderio ardente quanto fragile.
Hanno scelto di rimanere con lui fino all’ ultimo, fino a quel momento di trapasso, quell’ anticamera della morte che sola può far luce alla vita.
Così, se qualcuno avrà voglia di riascoltarlo, avrà quella nuova luce ad illuminarlo.
Collabora con la Nostra Residenza ILINXARIUM per la produzione di “IL CONTOURING PERFETTO” .
Anita è un’atletica blogger ventisettenne che vive barricata dentro la sua casa. Da quando il padre ha abbandonato la famiglia soffre di agorafobia. Anita ora vuole uscire di casa, ma sembra prendere tempo in continuazione. Mentre si prepara emergono le sue fissazioni: la Maratona, Anita non si separa mai dal suo contapassi; le lezioni di make-up online, dove compulsivamente trasmette alle sue seguaci i segreti del Contouring e soprattutto i continui riferimenti alla Teoria del Complotto dei Rettiliani, alieni capaci di mutare il loro aspetto e di confondersi tra la popolazione e che detengono il controllo del pianeta.
Anita finirà per trasformarsi in un rettile umanoide. Infatti ,se il mondo appartiene ai mostri, si può uscire dalla propria stanza soltanto con la faccia e con gli occhi come i loro, a volte così simili a quelli di un padre.
Il progetto “MINIMARKET” nasce dalla forte esigenza delle due compagnie di condivisione artistica e personale. E’ il frutto della ricerca e della loro volontà di esplorare uno spazio diverso dal teatro, quello della strada, del contesto urbano.
Un’insegna riporta la scritta «aperto». Le commesse possono sembrare poco esperte, sicuramente maldestre e un poco distratte, ma il loro modo di condurre questo piccolo commercio di prossimità è decisamente affascinante. All’interno del piccolo negozio, si viene sorpresi da incontri inaspettati. Qui si è lontani dai ritmi dei grandi centri commerciali, si fa esperienza di una Babele in miniatura, di un prodotto dell’intricata rete di vite che è la periferia di ogni grande città. E’ l’invito a riscoprire la vita che scorre intorno a noi con uno sguardo infantile, leggero e curioso, ma consapevole, entusiasta, e sempre attento attraverso un mix di danza contemporanea, hip hop e canto.
Nascono nel 2010 a Roma e il progetto di cui fanno parte fa confluire teatro, videoarte e performance nel segno di una ricerca continua in cui i diversi codici artistici mantengano comunque una loro specificità e al contempo generano nuove forme espressive.
A ILINXARIUM portano il progetto “CUT UP”.
“Ho visto qualcuno rompere un vaso prezioso per volerlo togliere dal posto dove sarebbe stato tranquillamente almeno altro mezzo anno, in quanto aveva paura che un giorno potesse essere rovesciato.”
Cut-up si occupa di fanatismo, di ostinazione cieca verso la ricerca vana o vanagloriosa della vita eterna. Si interroga sui limiti della prevenzione: fino a che punto ci si può privare di sè stessi in nome di qualcosa che si ritiene più importante, sia essa infine la vita stessa? Fino a che punto si possono prevenire i mali fisici nella speranza di un futuro sempre più lungo e sempre più lontano dalla paura della morte? Cut-up lavora sulle mutilazioni dell’agire causate dall’eccesso di precauzioni, e al contempo indaga sul carnefice che agisce per divino sentito dire.
La danza per lei non è solo un arte ma è un modo di vivere e di pensare. “Un danzatore ha un corpo pensante. Il pensiero è in un costante mutazione. Il movimento è un suono un flusso di energia che sposta lo spazio”.
A ILINXARIUM porta il progetto “DEM/ONE”.
“Un’identità ambigua che non appartiene né alla terra né al cielo, che muta di continuo la propria forma, creando illusioni e dubbi in quello che vediamo. Origine della ricerca. Il progetto prende ispirazione dai famosi quadri del pittore russo Vrubel “Demone seduto”, “Demone in volo”, “Demone caduto”.
Si presentano a ILINXARIUM con il progetto “3 [ + 1 ]”.
“E se ti dicessero che la fine è solo inizio? E se ti dicessero che la Morte è solo un passaggio? E se potessi assistere attraverso questo passaggio a quello che accade Sotto? Cosa ti immagineresti?”
TRE vite +1 assistono al Sotto. Ognuno con un ruolo, ognuno con un compito che non è poi così chiaro (in principio), vedono la luce o non vedono la luce, riflettendo l’esistenza dell’essere umano in TRE modi diversi. C’è chi di anni ne ha 93, 29, 42 e TREcentomilioni o forse di più. C’è chi da sempre è in quel luogo e chi ci arriva assolutamente impreparato, ma dato che l’unica cosa certa (alcuni dicono) sia la Morte, da questa non possono tornare. TRE vite +1 sono in scena, ma i ricordi sono tanti e improvvisamente non sono più i soli. Un’identità ambigua che non appartiene né alla terra né al cielo, che muta di continuo la propria forma, creando illusioni e dubbi in quello che vediamo.
Il progetto prende ispirazione dai famosi quadri del pittore russo Vrubel “Demone seduto”, “Demone in volo”, “Demone caduto”.
Interprete creativo presso numerose strutture teatrali e compagnie di danza, danzatrice e attrice per numerose produzioni di numerosi e importanti Teatri. Si presenta a ILINXARIUM con il progetto “EFFETTO COCKTAIL PARTY – Piccoli Quadri di Spaesamento”.
La performance artistica prende spunto da l’ ‘Effetto Cocktail Party’ con cui gli psicologi identificano la straordinaria capacità umana di selezionare e ascoltare una voce singola nel mezzo di una moltitudine, ignorando il resto delle informazioni circostanti.
Ciò diventa pretesto per sviluppare una ricerca coreografica e ambientativa sul tema dell’interferenza e del ronzio. L’ era contemporanea che porta con sé una mole di informazioni in continua accumulazione, rende molto difficile la selezione del flusso d’ascolto. L’eccezione salvifica, data dal riconoscimento del proprio nome e della propria identità, che avviene malgrado tutto all’ interno del vortice caotico della sovrastimolazione, si offre come spunto di riflessione sui tiranti capaci di ancorare e guidare la nostra presenza nell’ambiente. Si presenta come una performance creata da Piccoli Quadri di Spaesamento, nei quali il corpo del performer lavora in stretta interazione con l’impianto scenografico, luminoso e sonoro.
<span style=”font-weight: 400;”>Presentano a ILINXARIUM il progetto “LA MARCIATRICE”.</span>
<span style=”font-weight: 400;”>Giuliana Salce era una star dell’atletica leggera negli anni 80. Ha vinto medaglie d’oro, ha fatto record del mondo ed è stata la più forte d’Italia per dodici anni. Poi non ha smesso. Ha cercato nuova gloria e ha detto sì al ciclismo e al doping. “Il doping è una cura. Serve per arrivare al massimo, per raggiungere i tuoi limiti. Il doping non è un imbroglio. Ma la cosa davvero importante è non parlare mai di doping. Il doping non esiste”.</span>
<span style=”font-weight: 400;”>Ma Giuliana si è pentita e ha denunciato il “sistema” ritrovandosi a fare la spazzina per la municipalizzata di Roma. “La Marciatrice” è la sua storia.</span>
Progetto NO LAND LADY di Greta Cappelletti, regia Camilla Brison
Finalista del Concorso Giovani Registi under 30 della Biennale di Venezia 2018. Con il supporto di: OTSE – Officine Theatrikès Salento Ellàda, Compagnia Chronos3, R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM e Elsinor – Centro di Produzione Teatrale nell’ambito del progetto CURA 2020.
La compagnia ringrazia: Marianna Folli e Nina’s Drag Queens
“No Land Lady è stato scritto e va sul palco ispirandosi a La Tempesta di Giorgione. Il testo è come un prisma per la storia dei quattro personaggi: mi ha catturato l’assenza di linearità temporale e certe didascalie oniriche, che mostrano cose che potrebbero sognare e quindi potrebbero volere i personaggi. In questo modo l’autrice ha scombinato il consequenziale e ha creato una commistione tra vero e diversamente vero, dando l’occasione di guardare, anziché cercare di capire. Ho provato a restituire un’estetica che abbia a che fare con lo stupefacente, più che col bello. La stessa eterogeneità, anche dei personaggi, che ho visto nel quadro del Giorgione, la voglio in scena, in modo che l’occhio non si posi su qualcosa di conosciuto, e si rispolveri così l’idea di incontro con lo spettatore.”
Maggiori Informazioni: https://camillabrison.wixsite.com/camillabrison/no-land-lady
EFFETTO BARNUM della compagnia DispensaBarzotti
La residenza presso Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM
(R.A.M.I.) è la seconda tappa di creazione dopo quella di dicembre 2020 a Brescia presso il Circuito CLAPS. L’attore comincerà a giocare con il testo in scena; lo scritto che abbiamo è infatti una base, una sorta di canovaccio che prenderà veramente forma grazie alla scrittura di scena. Le parole si mescoleranno ad alcuni degli effetti magici immaginati nello spettacolo e già testati nella residenza precedente. Al termine della nostra permanenza sarà di enorme importanza il primo incontro con operatori e pubblico (la prima residenza non prevede infatti alcuna restituzione pubblica); la prima “prova aperta” permetterà uno scambio fruttuoso che contribuirà enormemente al buon prosieguo del progetto.
Maggiori Informazioni: http://www.dispensabarzotti.it/
FRANCIS di Francesca Foscarini, con Francesca Foscarini e musiche di Fabrizio Casti
FRANCIS nasce dal desiderio di mettere in dialogo le competenze e i linguaggi peculiari di Francesca Foscarini, danzatrice e coreografa con quelli di Andrea Cera, compositore e musicista e di Maria Virzì, light designer e si interroga sulla relazione che intercorre tra spazio, suono e corpo.
FRANCIS è un assolo, un autoritratto dell’autrice stessa, che partendo dal proprio nome, talvolta trasformato amichevolmente in Francis e toccando, se pur lateralmente la poetica dell’omonimo Francis Bacon, ordina nello spazio porzioni di corpo che isolate da un uso sapiente della luce, diventano le traduttrici indiscusse di quello specifico suono, dal quale sono state colpite.
Il corpo quindi, scomposto, ritagliato, frammentato, dislocato, in stretta relazione con il suono, andrà insieme ad esso, a definire lo spazio e la sua percezione, ogni volta in modo differente.
Maggiori Informazioni: www.francescafoscarini.it
PROMETEO? di Lorenzo Covello
«Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l’oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato» Sette brevi lezioni di fisica, Carlo Rovelli
E’ un lavoro sulla scelta. Sul conflitto, sul dubbio che macera l’animo prima di compierla. Sulla solitudine inesorabile in cui ci si trova al momento di compiere una decisione, dopo la quale nulla sarà più lo stesso. Ho deciso di prendere spunto da una scelta, quella di Prometeo, che ha determinato uno stravolgimento per l’umanità. Prometeo donò il fuoco, quindi il progresso, la tecnica e l’abbondanza, con all’interno pero’ il seme della rovina e per lui il supplizio millenario. L’avventura di un eroe, un titano umano, che decide di sacrificarsi per l’umanità. O forse no? Forse stava solo giocando con dei fiammiferi e gli è sfuggita la situazione di mano? Creando una valanga di eventi al di fuori di ogni suo controllo e previsione?
Maggiori Informazioni: https://vimeo.com/397649109
VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE di Paola Di Mitri
Menzione speciale TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020 Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020.
Vita Amore Morte e Rivoluzione è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico. Lo spettacolo ripercorre il mio ritorno a Taranto, città paterna e d’infanzia, che porta alla luce una ferita personale che cerca di trovare risposta nel racconto di altre storie famigliari. Attraversando gli archivi di famiglia e con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena, insieme ad un gruppo di cittadini incontrati nella ricerca, si tenta di ricostruire una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; città pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta.
Maggiori Informazioni: https://www.behance.net/paoladimitri
PROGETTO NDN – Network Nuova Drammaturgia
Report terza residenza presso R.A.M.I., INZAGO, MILANO.
IL TUTOR Davide Carnevali
È artista residente per il triennio 2018-2020 presso ERT Teatro Nazionale e membro del Comitato di drammaturgia del Teatre Nacional de Catalunya. Dottore in Teoria del Teatro presso la Universitat Autònoma de Barcelona con un periodo di studi presso la Freie Universität Berlin.
GLI AUTORI
MARCO GROSSI
RICCARDO TABILIO
FABIO PISANO
FABIO MARSON
JACOPO GIACOMONI
Maggiori Informazioni: https://www.networkdrammaturgianuova.it/diario-di-bordo/
Opera in ambito professionistico dal 2009 rivolgendo in modo particolare l’interesse per il pubblico dei bambini e dei ragazzi. Collabora con la Nostra Residenza ILINXARIUM per la produzione di “A NASO IN ARIA – Liberamente ispirato a Marcovaldo, ovvero le stagioni in città di Italo Calvino”. Lo spettacolo è stato presentato durante la Rassegna ExPosizioni 2016 – Festival delle Compagnie in Residenza.
E se ne accorse solo Marcovaldo, che camminava sempre a naso in aria” (Italo Calvino).
Sguardi sulla città. Provate ad aprire gli occhi e a guardare la città. Non fermatevi alla prima difficoltà: provate a vedere oltre la cortina di smog e cemento.. Prendetevi il tempo per osservarla: scoprirete che anche la città può riservare le sue sorprese. E se proprio non vi piace chiudete gli occhi e giocate a costruire una città tutta per voi. Scoprirete, non senza sorpresa, che assomiglia alla città reale più di quanto credete.
Con il sostegno di Next – Laboratorio delle Idee 2015 di Regione Lombardia
Quando la vena originale folk-blues del cantautore Mattia Airoldi (Lou Moon, The Please) si fonde con la maestria dei tratti d’illustrazione e la calligrafia dei Fratelli Bonora, ne nasce una suggestione audio – visiva che si fa atmosfera: “Atmosfera Inchiostro”.
Seguendo il concetto caro a tutti i componenti de The Ink Atmosphere del “less is more”, lo spettacolo si connota per la sua essenzialità ad alto impatto: un luogo fisico occupato centralmente dal musicista e incorniciato da pannelli sui quali si manifesterà la performance artistica dei Fratelli Bonora. Il concerto-spettacolo si pone in una condizione artistica e di amicizia in divenire, in evoluzione, dove il repertorio musicale e visivo potrà essere sempre aggiornato per diventare un format sempre aperto con chi vorrà condividerlo.
Collabora con la Nostra Residenza ILINXARIUM per la produzione di “ANDARSENE SOGNANDO – (Quasi come Marilyn). Monologo tragicomico dedicato alla poesia di Luigi Tenco”.
Luigi Tenco era un uomo. O meglio, un ragazzo, perché un uomo non ha fatto in tempo a diventarlo. Ha tentato di parlarci di sé e del suo modo di guardare alla vita anche se quello che si racconta di lui, inizia proprio il giorno della sua morte. Il racconto cerca di mettere a fuoco i sogni di un ragazzo che voleva cambiare il mondo in cui viveva con la musica. È la storia di una battaglia, di una delusione, di un sogno infranto, di un desiderio ardente quanto fragile.
Hanno scelto di rimanere con lui fino all’ ultimo, fino a quel momento di trapasso, quell’ anticamera della morte che sola può far luce alla vita.
Così, se qualcuno avrà voglia di riascoltarlo, avrà quella nuova luce ad illuminarlo.
Collabora con la Nostra Residenza ILINXARIUM per la produzione di “IL CONTOURING PERFETTO” .
Anita è un’atletica blogger ventisettenne che vive barricata dentro la sua casa. Da quando il padre ha abbandonato la famiglia soffre di agorafobia. Anita ora vuole uscire di casa, ma sembra prendere tempo in continuazione. Mentre si prepara emergono le sue fissazioni: la Maratona, Anita non si separa mai dal suo contapassi; le lezioni di make-up online, dove compulsivamente trasmette alle sue seguaci i segreti del Contouring e soprattutto i continui riferimenti alla Teoria del Complotto dei Rettiliani, alieni capaci di mutare il loro aspetto e di confondersi tra la popolazione e che detengono il controllo del pianeta.
Anita finirà per trasformarsi in un rettile umanoide. Infatti ,se il mondo appartiene ai mostri, si può uscire dalla propria stanza soltanto con la faccia e con gli occhi come i loro, a volte così simili a quelli di un padre.
Il progetto “MINIMARKET” nasce dalla forte esigenza delle due compagnie di condivisione artistica e personale. E’ il frutto della ricerca e della loro volontà di esplorare uno spazio diverso dal teatro, quello della strada, del contesto urbano.
Un’insegna riporta la scritta «aperto». Le commesse possono sembrare poco esperte, sicuramente maldestre e un poco distratte, ma il loro modo di condurre questo piccolo commercio di prossimità è decisamente affascinante. All’interno del piccolo negozio, si viene sorpresi da incontri inaspettati. Qui si è lontani dai ritmi dei grandi centri commerciali, si fa esperienza di una Babele in miniatura, di un prodotto dell’intricata rete di vite che è la periferia di ogni grande città. E’ l’invito a riscoprire la vita che scorre intorno a noi con uno sguardo infantile, leggero e curioso, ma consapevole, entusiasta, e sempre attento attraverso un mix di danza contemporanea, hip hop e canto.
Nascono nel 2010 a Roma e il progetto di cui fanno parte fa confluire teatro, videoarte e performance nel segno di una ricerca continua in cui i diversi codici artistici mantengano comunque una loro specificità e al contempo generano nuove forme espressive.
A ILINXARIUM portano il progetto “CUT UP”.
“Ho visto qualcuno rompere un vaso prezioso per volerlo togliere dal posto dove sarebbe stato tranquillamente almeno altro mezzo anno, in quanto aveva paura che un giorno potesse essere rovesciato.”
Cut-up si occupa di fanatismo, di ostinazione cieca verso la ricerca vana o vanagloriosa della vita eterna. Si interroga sui limiti della prevenzione: fino a che punto ci si può privare di sè stessi in nome di qualcosa che si ritiene più importante, sia essa infine la vita stessa? Fino a che punto si possono prevenire i mali fisici nella speranza di un futuro sempre più lungo e sempre più lontano dalla paura della morte? Cut-up lavora sulle mutilazioni dell’agire causate dall’eccesso di precauzioni, e al contempo indaga sul carnefice che agisce per divino sentito dire.
La danza per lei non è solo un arte ma è un modo di vivere e di pensare. “Un danzatore ha un corpo pensante. Il pensiero è in un costante mutazione. Il movimento è un suono un flusso di energia che sposta lo spazio”.
A ILINXARIUM porta il progetto “DEM/ONE”.
“Un’identità ambigua che non appartiene né alla terra né al cielo, che muta di continuo la propria forma, creando illusioni e dubbi in quello che vediamo. Origine della ricerca. Il progetto prende ispirazione dai famosi quadri del pittore russo Vrubel “Demone seduto”, “Demone in volo”, “Demone caduto”.
Si presentano a ILINXARIUM con il progetto “3 [ + 1 ]”.
“E se ti dicessero che la fine è solo inizio? E se ti dicessero che la Morte è solo un passaggio? E se potessi assistere attraverso questo passaggio a quello che accade Sotto? Cosa ti immagineresti?”
TRE vite +1 assistono al Sotto. Ognuno con un ruolo, ognuno con un compito che non è poi così chiaro (in principio), vedono la luce o non vedono la luce, riflettendo l’esistenza dell’essere umano in TRE modi diversi. C’è chi di anni ne ha 93, 29, 42 e TREcentomilioni o forse di più. C’è chi da sempre è in quel luogo e chi ci arriva assolutamente impreparato, ma dato che l’unica cosa certa (alcuni dicono) sia la Morte, da questa non possono tornare. TRE vite +1 sono in scena, ma i ricordi sono tanti e improvvisamente non sono più i soli. Un’identità ambigua che non appartiene né alla terra né al cielo, che muta di continuo la propria forma, creando illusioni e dubbi in quello che vediamo.
Il progetto prende ispirazione dai famosi quadri del pittore russo Vrubel “Demone seduto”, “Demone in volo”, “Demone caduto”.
Interprete creativo presso numerose strutture teatrali e compagnie di danza, danzatrice e attrice per numerose produzioni di numerosi e importanti Teatri. Si presenta a ILINXARIUM con il progetto “EFFETTO COCKTAIL PARTY – Piccoli Quadri di Spaesamento”.
La performance artistica prende spunto da l’ ‘Effetto Cocktail Party’ con cui gli psicologi identificano la straordinaria capacità umana di selezionare e ascoltare una voce singola nel mezzo di una moltitudine, ignorando il resto delle informazioni circostanti.
Ciò diventa pretesto per sviluppare una ricerca coreografica e ambientativa sul tema dell’interferenza e del ronzio. L’ era contemporanea che porta con sé una mole di informazioni in continua accumulazione, rende molto difficile la selezione del flusso d’ascolto. L’eccezione salvifica, data dal riconoscimento del proprio nome e della propria identità, che avviene malgrado tutto all’ interno del vortice caotico della sovrastimolazione, si offre come spunto di riflessione sui tiranti capaci di ancorare e guidare la nostra presenza nell’ambiente. Si presenta come una performance creata da Piccoli Quadri di Spaesamento, nei quali il corpo del performer lavora in stretta interazione con l’impianto scenografico, luminoso e sonoro.
Presentano a ILINXARIUM il progetto “LA MARCIATRICE”.
Giuliana Salce era una star dell’atletica leggera negli anni 80. Ha vinto medaglie d’oro, ha fatto record del mondo ed è stata la più forte d’Italia per dodici anni. Poi non ha smesso. Ha cercato nuova gloria e ha detto sì al ciclismo e al doping. “Il doping è una cura. Serve per arrivare al massimo, per raggiungere i tuoi limiti. Il doping non è un imbroglio. Ma la cosa davvero importante è non parlare mai di doping. Il doping non esiste”.
Ma Giuliana si è pentita e ha denunciato il “sistema” ritrovandosi a fare la spazzina per la municipalizzata di Roma. “La Marciatrice” è la sua storia.