𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 𝗘𝘅𝗣𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟮 – 𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀 𝗗𝗮𝗻𝘇𝗮
21 dicembre 2022 O di Lost Movement
“O” racconta di un incontro, un incontro che si ridefinisce ogni volta a seconda dei suoi interpreti.
Due persone in scena divise da un pallone. Sono due uomini, maestro e allievo, adulto e giovane, l’esperto e lo scaltro. Sono due sconosciuti, due innamorati. Insieme si scoprono l’uno negli occhi dell’altro. Attraversano il desiderio, la proibizione, lo sbaglio e il politicamente scorretto. Si osservano e si studiano, sviluppano una relazione che cresce attraverso gioco, erotismo e aggressività.
“O” è un incontro, un incontro qualsiasi, tra due persone qualsiasi.
Caronte di Camilla Montesi
Caronte è un solo che poggia le fondamenta sulla figura mitologica da cui prende il titolo e tenta di racchiudere in sé un nome, un viaggio, un desiderio. La ferocia illuminata si spoglia del suo aspetto demoniaco per assumere quello silenzioso del guardiano, strumento di accesso al superamento di un confine.
Vedere Te (1322) di Noemi Piva
Questa è la storia della nascita, evoluzione e fine di un legame che si fa contenitore di sapori familiari, domestici, relazionali, quotidiani.
In “Vedere te (1322)” le interpreti si fanno portatrici di ruoli universali, che danno allo spettatore la libertà di proiettare in loro identità figlie della propria interpretazione personale. Prende così forma un rapporto senza tempo, ma scandito dall’azione di “cambiare lenzuolo insieme”, appuntamento al quale –nonostante tutto- non si può mancare, anche quando il loro completarsi prende a scemare.
Con il sostegno di M.I.C – Ministero della Cultura
Con il contributo di : BCC Milano e Cogeser
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𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 𝗘𝘅𝗣𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟮 – 𝗙𝗼𝗰𝘂𝘀 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼
22 dicembre 2022
Perle ai porci! Di Bluscint
Lo spettacolo è composto da più pezzi auto-conclusivi su diversi argomenti: economia e politica, famiglia e religione, società e costume, ma anche considerazioni private e scampoli di autobiografia. Filo conduttore è il punto di vista satirico che li collega, proprio come il filo in una collana di perle. Una satira che gioca su più livelli: talvolta sottolineando le assurdità già presenti nella realtà – come il bambino che denuncia la nudità del re – talvolta sovvertendone i canoni per fare venire alla luce contraddizioni ai limiti del ridicolo. Dopo decenni di impoverimento di questo genere ad opera dei media vecchi e nuovi, cosa vuol dire essere comico oggi? Nel tempo abbiamo abdicato alla comicità a teatro, cedendo alla visione semplicistica che la televisione e internet hanno diffuso. L’abbiamo data per spacciata e gli stessi attori e autori se ne sono per lo più tirati fuori, lasciando spazio agl’improvvisati. Si può produrre ancora una comicità sufficientemente intelligente da lasciare interrogativi e riflessioni al pubblico? Una comicità che nasconda pensieri acuti capaci di resistere nella mente e nel cuore dello spettatore così che lo spettacolo non sia soltanto intrattenimento? Perle ai porci si chiede questo e cerca di dare una risposta. Se state pensando che le perle siano i pezzi e i porci siano il pubblico, siete nel giusto. Chi ben comincia è a metà dell’opera.
Ecologia Capitalista di Associazione Culturale e Teatrale Dimore Creative ETS
Sapevi che Groenlandia significa Terra verde? Che un giorno Milano sarà una città di mare? Che tutto il pesce dell’Atlantico appartiene ad un unico uomo? E che l’acqua in bottiglia viene principalmente dall’Africa? Personalmente no, e sinceramente, non mi interessa… Un racconto, la riflessione di un ragazzo rispetto al mondo che lo circonda. Il presente, il passato, ma soprattutto il futuro. Pensieri su grandi sistemi si intrecciano a piccole paure che non fanno dormire. E ancora sogni strani, scenari apocalittici: L’uomo è in pericolo? L’uomo è il pericolo.
Con il sostegno di M.I.C – Ministero della Cultura
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